Extra
Formula abbonamento
La Buona Notizia
La Buona Notizia
Spazio scuola
Scarica dai link qui sotto i pdf delle guide ai libri di Valerio Bocci.

LE PARABOLE SPIEGATE AI RAGAZZI

Scarica tutta la guida

I DONI DELLO SPIRITO SANTO SPIEGATI AI RAGAZZI

Introduzione
DONI

LE BEATITUDINI SPIEGATE AI RAGAZZI

Introduzione
BEATITUDINI

10 COMANDAMENTI SPIEGATI AI RAGAZZI
10 COMANDAMENTI

GUIDA ALLA LETTURA DELLE MEMORIE DELL'ORATORIO

Scarica tutta la guida
Guida Memorie

GUIDA ALLA LETTURA DI CHE RAGAZZI!

Scarica tutta la guida
Guida Che ragazzi
chiudi_box
01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 01 02 03 04 05 06 07 08 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10

UNA CURA PER LE TIGRI


Sorpresa: non è il cane l’animale più amato dall’uomo, ma la tigre. Lo ha rivelato un sondaggio realizzato in 73 Paesi da una televisione satellitare. La domanda era: qual è il vostro animale preferito? Più di 50 mila persone, e cioè il 21% degli intervistati, ha risposto: la tigre. Solo di un soffio, ma il cane è stato battuto. Al terzo posto il delfino. Poi il cavallo, il leone, il serpente, l’elefante e lo scimpanzé.

 

Caccia e distruzione dell’ambiente

Ma allora, se la tigre è la preferita perché viene massacrata? Gradimenti a parte, questo animale sta davvero correndo seri pericoli. Un problema al centro dell’ultimo film del regista francese Jean-Jacques Annaud, Due fratelli, ambientato nella Cambogia degli anni Venti, che racconta lo sterminio dei più grandi felini del mondo.
Kumal e Sangha, i protagonisti, sono due tigrotti fratelli che, pur avendo un diverso carattere, sono uniti dallo stesso destino: quello di essere strappati dal loro habitat. Il primo, il più timido, finirà in un circo; l’altro, più coraggioso, verrà addestrato ai combattimenti per il sadico piacere di un principe. Una sorte toccata, nei decenni, a migliaia di loro simili, vittime della caccia e della distruzione dell’ambiente.
Rispetto ai centomila di un secolo fa, si calcola che oggi restino tra i cinque e settemila animali, di 5 sottospecie: la tigre siberiana, di cui si contano circa duecento esemplari in Russia, quella cinese o della Manciuria, l’indocinese, che raggruppa un migliaio di capi in Thailandia e Vietnam, la tigre di Sumatra e quella del Bengala. Tre delle otto sottospecie riconosciute sono scomparse negli ultimi 50 anni: la tigre di Bali, la tigre di Giava e quella del Caspio.
E se, fino al secolo scorso, le tigri erano diffuse dalla Turchia all’Oceano Pacifico, dalla Cina meridionale al sud dell’India e in tutto il Sud-est asiatico fino alle isole di Sumatra, Giava e Bali, oggi sono scomparse dall’Asia occidentale e sono a un passo dall'estinzione in Cina, dove sono rimaste una trentina di tigri della Manciuria. E, quando non sono del tutto sparite, sono concentrate in piccoli gruppi.
Le minacce più gravi sono il bracconaggio, la scomparsa delle prede naturali della tigre e la distruzione delle foreste. Bracconaggio e riduzione degli habitat sono anche le insidie più frequenti per altri animali come gli elefanti, i gorilla e i leopardi delle nevi. Tra animali e vegetali sono quasi 16 mila le specie a rischio di estinzione.
La colpa è dell’uomo e dei suoi pesanti interventi sulla natura: disboscamenti, scavi minerari, perforazioni petrolifere hanno sempre più limitato ai felini lo spazio in cui muoversi, trovare cibo e far nascere i cuccioli. L’altra grave minaccia è la caccia. Molti esemplari di tigri vengono uccisi ancora oggi per venderne le ossa, usate nella medicina cinese e coreana. Oppure per vendere le pelli e farne trofei.

 

“Poteri” magici?

Nella medicina tradizionale cinese, molti preparati a base di tigre sono venduti come rimedi per il dolore e per tanti altri tipi di problemi. Le ossa macinate, per esempio, sono ritenute una valida terapia non solo per l’ulcera, ma anche per i reumatismi, la malaria, le febbri violente e le ustioni. La coda, sminuzzata e mescolata al sapone, diventa una crema per le malattie della pelle; impastando il cervello si ottiene un composto per curare l’acne; i baffi sono utilizzati per il mal di denti.
Alcune parti della tigre servono anche per il rito dello “jinbu”, che si crede possa trasmettere le qualità dell’animale mangiato. A Taiwan, è in vendita un vino ricavato dalle sue ossa macinate che, nelle tradizioni locali, dona una forza speciale a chi lo beve. In Malaysia, una credenza tramanda di offrire al nemico, per provocarne la morte, carne di tigre mescolata alla polvere dei suoi baffi.
Anche se la vendita delle tigri è stata vietata dalla “Cites”, la Convenzione internazionale che regola il commercio delle specie in pericolo, le uccisioni illegali continuano, perché la domanda di questi prodotti rimane molto alta: la Corea, fra il 1975 e il 1992, ha importato dall’Indonesia circa quattro tonnellate di polvere d’ossa essiccate, corrispondenti a oltre 400 esemplari, contribuendo a determinare l’ormai prossima estinzione della tigre di Sumatra, che oggi non ha più di 500 esemplari in libertà. Negli ultimi 7 anni, la caccia di frodo è aumentata per le richieste crescenti da parte dei Paesi che consumano gli intrugli a base di tigre: Cina, Giappone, Corea e Taiwan.

 

Cosa fare

Per salvare le tigri, occorrono provvedimenti urgenti. Il Wwf, l’organizzazione fondata in Svizzera nel 1961 per salvaguardare l’ambiente naturale e proteggere le specie in via di estinzione, ha pensato di ispirarsi al film Due fratelli per lanciare una nuova campagna. La prima importante iniziativa in questo senso risale all’inizio degli anni Settanta, periodo in cui in India si sterminavano centinaia di tigri ogni anno: nel 1973, infatti, il Wwf, iniziò a collaborare con il governo indiano, con il “Progetto tigre”, che doveva anche promuovere la creazione di nove riserve in cui gli animali potessero circolare senza pericoli. Oggi, in questo Paese, ci sono 23 aree protette e circa 4.500 animali in libertà, nelle foreste, nelle praterie o nelle zone paludose, gli ambienti dove possono mimetizzarsi meglio.
Tra gli impegni del Wwf, c’è quello di lavorare con le popolazioni locali per proteggere le tigri dove ancora sopravvivono, dall’India al Nepal, dalla Russia alla Thailandia, dal Bangladesh al Vietnam. E mentre si intensifica la lotta al bracconaggio, si realizzano ampi spazi in cui gli animali possano muoversi indisturbati: una tigre maschio deve avere a disposizione decine di chilometri quadrati di natura selvaggia, che diventano centinaia nel caso della tigre siberiana, il felino più grande del mondo, lungo più di tre metri coda compresa. Speriamo si riesca a ottenere l’identico risultato avuto in India.

GIANNA BOETTI

Nilus
Nilus
©AGOSTINO LONGO
Nilus


Gli amici di MondoerreGli Amici di Mondoerre

  

Gli amici di Mondoerre

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 www.scuola.elledici.org www.igiochidielio.it BimboBell www.oratoriosing.it/ www.associazionemeter.it www.tremendaonline.com www.dimensioni.org www.esemalta.com www.noivicenza.it www.davide.it 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10