L’amico insincero
Ho 14 anni e frequento la Prima superiore. Dall’inizio dell’anno io ed una mia compagna di classe, K., molto carina, ci siamo frequentati. All’inizio ci divertivamo, anche se non la consideravo proprio come una ragazza perché la vedevo troppo superiore. Poi però ci siamo avvicinati e… puff, ecco il mio primo amore.

Purtroppo il 6 gennaio alla mia povera K. è morta la madre e forse per questo io e lei siamo stati più vicini che mai, tanto da stare al telefono ore e ore. Alla fine di gennaio mi sono finalmente dichiarato ma è andata piuttosto male, anche se siamo rimasti amici.
Un mio amico molto stretto, però, che da una parte mi diceva "io ti starò vicino", dall’altra ci provava con K. È finita che si sono messi assieme e io ci soffro ancora dopo quasi 2 mesi. Adesso non so che fare: sono indeciso se farlo nero oppure perdonarlo. Oltre tutto, con il suo comportamento, si è messo contro tutti e a me basta un cenno per pestarlo non solo io, ma in dieci. Cosa mi suggerisci?
E.
Caro "E",
dopo gli episodi di bullismo di questi ultimi tempi mi si è accapponata la pelle nel leggere le tue parole finali che oscillano tra il perdono e l’idea di pestare quel "coso" che ti ha soffiato la ragazza. Come si può pensare di risolvere un problema a suon di pugni e pestaggi? Neppure gli animali adottano questa tecnica. Mettiamo da parte i progetti di vendetta, allora, e attiviamo per un po’ il cervello, partendo da K.
Lei ti ha visto come un amico, forse "speciale", ma solo e sempre come un amico. E quando ti sei dimostrato interessato a lei, ti ha fatto capire molto onestamente che i suoi programmi erano diversi dai tuoi. L’"amore" era tuo, non suo. Certo, hai dovuto incassare un brutto colpo, ma almeno ti sei trovato davanti a una persona sincera che non ha giocato con i sentimenti.
Differente è il discorso sull’"altro". Lui sì che è stato scorretto. Sapendo della tua simpatia per K., avrebbe dovuto parlarti chiaro dopo che lei aveva espresso il suo rifiuto. Perché non l’ha fatto? Forse per non ferirti di più o per mancanza di coraggio. Non trovo altre spiegazioni. Vuoi un consiglio spassionato? Lascia andare la coppia al suo destino augurandole, in cuor tuo, "buona fortuna!". Così saresti davvero un "grande", non se partissi all’assalto come un branco di teste calde e vuote.
Come recuperare il ragazzo
Frequento il quarto anno delle superiori e mi sono accorta dall’anno scorso che sono persa per un bravo ragazzo della stessa mia età (prima non ne ho mai avuti). L’ho conosciuto in terza media ed è nata una bella amicizia. Lui mi ha poi confessato che gli piacevo, solo che io non mi sentivo pronta per nessun ragazzo e non mi sono messa con lui.
È incominciato così un tira e molla: lui si è staccato da me, poi abbiamo recuperato l’amicizia, anche se in modo tiepido. Intanto si era legato a una ragazza e io ci stavo male. Ora si è lasciato, ma nei miei confronti tiene un atteggiamento freddo e ci incontriamo casualmente solo ogni tanto.
Ormai credo di non interessargli più e mi dispiace: non posso dirgli quello che provo perché penserebbe che è troppo tardi. Eppure c’è troppa affinità tra noi due e non so come può avermi cancellato. Che fare?
Gabry
Carissima Gabry,
sentirsi rifiutati è come essere costretti a ingoiare continuamente un boccone amaro. Lui avrebbe potuto "aspettarti", capire che non eri ancora matura per una storia seria per prendere la tua decisione. Probabilmente, ha "frainteso" la tua "forte amicizia" e solo quando lui si è defilato hai capito che anche per te poteva essere amore. Troppo tardi, ahimè!
Il suo attuale comportamento glaciale lascia poco spazio ai "tempi supplementari". A meno che non stia aspettando che tu ti faccia avanti e gli chieda di ricominciare. Preparati, però, a sentirti rispondere di "no" e a mettere la parola "fine" alla vostra sempre più improbabile "storia".
Lettera per un’amica
Sono una ragazza 14enne e scrivo questa lettera per la mia migliore amica, ti prego di pubblicarla perché è molto importante per lei.
"Abbiamo visto i nostri sogni infrangersi e frantumarsi in mille pezzi, io ho superato tutto ma tu no perché sei più fragile, più sensibile. Ti ho sempre ripetuto di andare avanti e di non pensare al futuro o al passato ma solo e sempre di vivere il presente perché il terreno di domani è troppo incerto per fare piani.
Qualcuno più grande di te ti ha impedito di poter raggiungere la vetta, ma quel qualcuno non sa che dentro di te ci sarà sempre la voglia di cantare... Non fare mai in modo che le persone incatenino i tuoi desideri perché sei tu la regina dei tuoi sogni: tu sei semplicemente te stessa con la voglia di cantare!
Sappi che non è mai troppo tardi per realizzare quello che vuoi, noi siamo state solo due ragazzine che pensando di essere donne abbiamo fatto troppi progetti; ora che la vita ci ha fatto capire cosa significa essere adulti potremo fare tutto quello che vogliamo!
Quello che voglio dirti è di non fare quello che hai deciso, ma di rimanere con me fino alla fine della nostra adolescenza e di non seguire mai più la cosa alternativa! Se pensi che questo piccolo ostacolo sia la vita sappi che i veri problemi li dobbiamo ancora incontrare, ma ora noi due siamo pronte ad affrontarla con la grazia di due adulte e non con il dolore di due bambine! La tua voce mi scalda sempre il cuore e questa lettera è solo una piccola cose che ho fatto per dirti grazie!
Vally ’94
Colpo di fulmine?
La tua rubrica e fantastica, l’adoro! Ma adesso vorrei chiederti un consiglio. Ho 11 anni e ho preso un colpo di fulmine per un ragazzo di un’altra classe. Si chiama M. e a me piace molto. Tutti sanno che mi piace tranne M. Lui è già fidanzato ma io non riesco a dimenticarlo. Ho già avuto altre storie con altri ma lui mi fa impazzire. Cosa faccio? Baci.
Miriam
Cara Miriam,
stacca il piede dall’acceleratore e …tira il freno a mano. Prima di tutto, perché a 11 anni è prematuro collezionare storie e non mi sembra il caso di aggiungerne un’altra che, nonostante quel che dici, finirebbe come le precedenti. E secondo, perché il boy è già occupato, ed è anche questa la ragione per cui non ti fila per niente.
Per capire la vita
Volevo solo esprimere la mia opinione riguardo ad una cosa che ultimamente mi passa per la testa e che, nel numero di febbraio, ho notato nella lettera di Pallina. Sono d’accordo con te: la vita è così vasta che è impossibile capirla ad una così giovane età, come non credo che si possa capire a trent’anni, quaranta, ecc.
Ma scoprirla il più possibile, attraverso esperienze più o meno importanti, possono permettere di avere una visione di essa migliore, anche se comunque piccola rispetto alla sua grandezza.
Chiedo scusa se ho parlato arrogantemente dall’alto dei miei sedici anni, ma

troppe volte ho visto ragazze ben più piccole di me che si sono illuse perché forse superficiali o "scontate".
Concludo con una citazione dal film Big Kahuna,tratta dal monologo di Danny De Vito che mi sembra appropriata: "Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita. Le persone più interessanti che conosco a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno. Bisogna sempre stupirsi davanti alla meraviglia della vita!". Ciao.
Federica
Cara Federica,
condivido con te che la vita è un viaggio meraviglioso, con il suo carico di gioie e di dolori. Si compie a tappe, e ognuna di esse serve a farci maturare e a comprenderla un po’ meglio. Solo che non aspetterei 40 anni per saperne cosa farne. Comincerei subito a riempirla di fantasia, entusiasmo, impegno.
Galassia Ronaldo
Ciao, innanzitutto complimenti per la tua rubrica! Hai notizie su Cristiano Ronaldo, calciatore del Manchester United?
Tifoso ’98
Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro nasce il 5 febbraio del 1985 a Funchal, Madeira (Portogallo). Gioca come centrocampista offensivo-ala destra nel Manchester United e nella Nazionale portoghese. Cresce nelle giovanili del Nacional, per poi approdare nel 1997 allo Sporting Lisbona.
In un’amichevole del luglio 2003 con il Manchester United, viene notato dalla stessa squadra inglese che il mese dopo lo acquista per 17,5 milioni di euro, cifra record per un giocatore di soli 18 anni. E con i "Red Devils", com’è soprannominato il Manchester, il giocatore trova l’affermazione definitiva.
È alto 184 cm e pesa 75 kg. I giocatori che ammira sono Luis Figo e Maradona. Ascolta la musica dance, il suo colore preferito è il bianco. Gli piace il cinema d’azione e i suoi attori top sono Angelina Jolie e Claude Van Damme. Una curiosità: il nome Cristiano lo si deve alla mamma, fervente cattolica, mentre Ronaldo lo ha voluto il papà, ammiratore dell’ex presidente americano Ronald Reagan. Un nome, almeno il primo, che è un programma, non sempre onorato a dovere…
©Mondo Erre