Evviva il gossip. Evviva Hilary (Duff), Beyoncé (Knowles), Jesse (McCartney) e tutte le girls di The O.C.. Evviva perché ogni giorno offrono qualche spumeggiante novità in cui intingere la penna. Altrimenti, di cosa si riempirebbero le pagine di Pink Girl, Kiss, Cioè e altre testate sorelle?
Così gira il pianeta dei teen-magazines, le riviste per ragazze. Una montagna di carta stampata che, per pochi euro, racconta tutto >, ma proprio tutto quello che c’è da sapere su “chi sta con chi”, “chi ha fatto cosa”, “come si fa a essere sempre alla moda” e – fondamentale - “come si conquista il più bello della scuola?”. Materiale stuzzicante, soprattutto adesso che è finita la scuola e non si sa come ammazzare il tempo.
Tutte uguali
In edicola l’offerta è illimitata: troneggiano almeno trenta testate, alcune “storiche” come Cioè che ha già festeggiato il suo quarto di secolo, altre invece che entrano ed escono come “meteore”dal mercato senza lasciare la scia se non sotto forma di qualche gadget-cianfrusaglia che finisce dimenticato nei cassetti di un armadio.
Non è difficile scegliere. Basta chiudere gli occhi e tirare a sorte, perché gli argomenti presentati sono molto simili tra loro: la moda in tutte le sue declinazioni (vestiti, accessori, trucco, acconciatura, musica, vacanze…), le faccende dei vip, di livello sempre più basso. Mai attori da premi Oscar, sempre più calciatori, interpreti semi-sconosciuti di serial televisivi, vallette e letterine. “Vippini”, insomma.
Poi dilagano sentimenti, sesso, televisione, musica. Dei possibili hobby nemmeno l’ombra, così come della scuola. Pochissimo rappresentati, in generale, anche interessi culturali come il cinema o la lettura: fuori moda, roba da vecchi, ci vuole altro per costruirsi un futuro.
Una delle rubriche fisse di tutte i teen-magazines è costituita da annunci di casting per qualunque tipo di incarico abbia a che fare con il mondo dello spettacolo: selezioni di modelle, indossatrici, cantanti, coristi e, per finire, animatori di villaggi turistici. Brulicano anche le rubriche di interpretazione dei sogni, l’astrologia, la posta del cuore che dispensa i consigli vari e inverosimili.
Consigli e regole si trovano in tutte le pagine. Seguendoli passo passo le ragazzine potranno diventare perfette come le descrivono le immagini delle riviste: magre, all’ultima moda, allegre e aggressive. E, soprattutto, tutte uguali. Un assaggio dei servizi proposti nei mesi scorsi potrà chiarire le idee anche a chi non frequenta questo genere di stampa: “La velina innamorata”, “Sai essere sexy sfruttando tutti i sensi?”, “Siete fatti per stare insieme?”, “Non dormire sui cuscinetti” (…di cellulite, ovvio), “Esci dall’ombra, le dritte per farti notare”. Per dovere di cronaca, le “dritte” offerte da “Ragazza Moderna” di marzo sono nell’ordine: vestirsi di rosso, andare alle feste e… mettersi al centro della stanza. Originale, non c’è che dire.
Un esercito di lettrici
Ma quante sono le ragazze italiane che si dedicano a queste letture? Tante, tantissime. Lo dimostra la diffusione: 181 mila copie al mese Top Girl, 187 mila a settimana Cioè, 86 mila al mese Young 18, 212 mila Ragazza Moderna… e l’elenco potrebbe continuare. Non solo: il numero effettivo di lettori va moltiplicato almeno per quattro, perché il giornale del cuore si porta in classe, passa di mano in mano fino alla consunzione.
Oltretutto non sono solo ragazzine di 14-16 anni ad acquistare e leggere le riviste, ma anche bambine di 9-10, grazie al meccanismo del gadget. Lo smalto madreperlato o il portacellulare di stoffa è un efficace specchietto per le allodole e sovente nella trappola cascano anche i genitori, ignari di quello che le loro figlie troveranno all’interno: “consigli per gli acquisti” e modelli di comportamento certamente più adatti a ventenni che a scolarette delle elementari.
Una fetta consistente è riservata all’abbigliamento. Vengono descritti completini o minigonne audaci che difficilmente le lettrici indosserebbero inforcando la bici o salendo sul bus per andare a scuola.
Di solito i capi fotografati sono alla portata di tasca, ma talvolta, invece per essere trendy come suggeriscono le riviste, bisognerebbe essere milionarie: stivali “cow girl” a 239 euro, “abito nero con oblò sul busto” 222 euro, “canotta nera con stampa colorata e borchie” 109 euro, sandalo “con zeppa e fiore rosa applicato” 137 euro. Come una ragazzina di senso possa spendere 109 euro per una canotta o 137 per un sandalo di corda, resta un mistero. Alla salute del conticino in banca...
Il cuore di queste riviste è riservato sempre al “poster”. Da vent’anni ad oggi non sono passati di moda, nonostante la concorrenza degli MMS. Si sono, però, moltiplicati i formati: dal mini-poster al più gettonato mega-poster. La tendenza è di regalarne almeno due: capita ad esempio su Kiss, sul concorrente quasi omonimo Kiss me e su Pink Girl.
I soggetti? L’idolo del momento delle teen-agers: Robbie Williams, Lee Ryan, Jesse McCartney, Aldo Montano... Y-18, per distinguersi, offre un’intera sezione di ritratti, dal titolo “I bellissimi”, con pagine staccabili. Non importa che siano più o meno famosi, quello che conta davvero è che i ragazzotti in questione posino il più possibile svestiti e possibilmente depilati perché così è più trendy. A questo punto, si salvi chi può.
CATERINA MEALLI